Lo smart working ai tempi di Vidyo.
Con l’aggravarsi della situazione sanitaria nazionale, si torna a parlare di smart working. Con la pandemia di Covid-19, più della metà della popolazione mondiale è stata colpita dai blocchi governativi, e così anche l’economia. Nella situazione d’emergenza sono stati introdotti in diversi ambiti soluzioni di lavoro remoto che hanno permesso ad alcune aziende di limitare le perdite e testare nuovi modelli organizzativi.
Alcune strategie si sono rivelate di particolare successo.
Google, Ford, Siemens, Microsoft: queste sono solo alcune delle moltissime aziende che hanno annunciato il passaggio permanente a modelli di lavoro misti. Secondo un sondaggio di NBC, 9 aziende su 10 prevedono di continuare a utilizzare lo smart working, almeno parzialmente.
Queste soluzioni miste tra telelavoro e presenza sono modelli destinati a restare. Per questo, le aziende si stanno dotando di sistemi e software che permettano di mantenere lo smart working a lungo termine. La necessità è quella di sfruttare una tecnologia di videocomunicazione sicura, versatile e durevole.
Il successo del modello smart working
Da due anni a questa parte il concetto stesso di lavoro si è modificato, dotandosi di una flessibilità mai riscontrata prima. Il successo del lavoro a distanza e i benefici che ha portato ai dipendenti e alle aziende ha finalmente convinto molte aziende a continuare ad adottare modelli smart.
I dati suggeriscono che i dipendenti con opzioni di lavoro agile siano più coinvolti, produttivi e felici. Come sta comprendendo anche il mercato del lavoro, la felicità e la soddisfazione lavorativa è la chiave per il successo del business. Questo concetto è stato in passato fin troppo sottovalutato.
L’eliminazione degli spostamenti quotidiani, il risparmio in tempo, la flessibilità oraria, la miglior conciliazione della vita privata/familiare con quella lavorativa: tutto ciò aumenta notevolmente la soddisfazione dei lavoratori e, di conseguenza, la loro produttività.
Per supportare queste affermazioni, facciamo riferimento ad alcune ricerche di mercato sulle aziende che adottano il lavoro agile.
Secondo Zdnet, l’86% dei dipendenti ha valutato la propria produttività in smart working come buona o eccellente.
Questa soddisfazione personale del lavoratore è sottolineata anche dalla ricerca di Prnewswire, che evidenzia come le aziende che supportano lo smart working hanno un tasso di tournover inferiore del 25% rispetto ad aziende che richiedono la presenza esclusiva.
Inoltre, la riduzione delle spese per gli uffici e le infrastrutture permette alle aziende un aumento di reddittività, come prevedono il 44% delle aziende intervistate da Hubstaff.
Il problema dei mezzi: perché non si può usare un comune software di videoconferenza?
Se chiari sono i vantaggi dell’adottare un’organizzazione del lavoro flessibile, più difficili da scovare sono i problemi a cui si va in contro nell’utilizzare lo smart working.
Nella fretta di trasformare il lavoro da presenza a remoto all’inizio dell’emergenza sanitaria, molte aziende hanno adottato tecnologie di comunicazione video patchwork, non adatte all’uso a lungo termine. Allo stesso modo, molte aziende hanno utilizzato software di videochiamata molto noti nell’uso privato, come quelli già comuni nelle chat e videochiamata fra amici e in famiglia.
Questi programmi, per quanto perfetti nelle comunicazioni quotidiane, peccano di sicurezza. In un certo numero di casi, gli hacker sono riusciti a sfruttare protocolli lassisti di denominazione dei file scavallando la crittografia per acquisire dati video condivisi su diverse piattaforme. In ugual maniera, sono stati soggetti ad attacchi i dati sensibili e protetti da privacy. Anche gli stessi fornitori di piattaforme video raccolgono dati sui propri utenti.
Ricordiamo che, soprattutto per alcuni settori come quello bancario e sanitario, l’accesso non autorizzato a dati tutelati dal vincolo della privacy può portare a ripercussioni legali.
A tutto ciò si aggiungono le limitazioni temporali e di utenti imposte da numerosi software che potrebbero ostacolare la produttività in un ambiente professionale.
I modelli ibridi e la collaborazione via video
Secondo uno studio di Barco sui professionisti che hanno lavorato da remoto nel periodo di lockdown, l’investimento principale che avrebbe dovuto fare l’azienda sarebbe stato nella tecnologia video.
I tradizionali software di videoconferenza non consentirebbero quindi di lavorare realmente in un ufficio virtuale. Fra le proposte sul mercato, segnaliamo la suite Vidyo. Prima di tutto, i prodotti di Vidyo sono i primi, nel campo della videoconferenza, a sfruttare lo standard H.264 per la compressione video, Scalable Video Coding (SVC), ma che permette anche la comunicazione video su reti IP generiche grazie alle nuove implementazioni del software.
I componenti di Vidyo permettono una gestione totale delle comunicazioni aziendali da remoto. Tra queste, due software sono particolarmente utili a livello professionale:
- VidyoRoom Solutions: attraverso cui il team in loco può comunicare in qualità 4K in huddle room, sale riunioni o sale riunioni disegnate.
- VidyoConnect: che permette ai membri del team di collaborare tramite una piattaforma video in-app o link click per partecipare da remoto.
Il vantaggio maggiore, però, è nella sicurezza. Vidyo protegge le informazioni sensibili durante le chiamate e tutti i contenuti con livelli di crittografia superiori agli standard dei suoi competitor. Le chiamate sono anche protette dall’autentificazione dei partecipanti. È inoltre costantemente aggiornato per prevenire nuove minacce.
Da ultimo, la politica sulla privacy di Vidyo è totalmente trasparente e si può consultare qui.
Vidyo: pensato per lo smart working.
Con più di 15 anni di esperienza, Vidyo aiuta i team a interagire a distanza già prima delle necessità contingenti della situazione pandemica. Questo vuol dire che lo sviluppo del software non ha subito nessun condizionamento esterno. La progettazione di Vidyo, dei suoi sistemi di sicurezza e della sua tecnologia è il risultato di anni di studi ed esperienza, portando Vidyo ad essere il software per la comunicazione aziendale più efficiente sul mercato.